Incontro Indimenticabile all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Acireale
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Acireale partecipanti al Laboratorio di Comunicazione hanno realizzato l’intervista al Maestro gelatiere acese Franco Patanè. L’evento si è svolto sotto la guida di Seby Catalano, che ha accompagnato i giovani redattori in un’esperienza unica e formativa alla scoperta dei segreti dell’arte della gelateria.
Intervista al Maestro Gelatiere acese
Durante l’incontro, gli studenti hanno avuto l’opportunità di sottoporre a intervista Franco Patanè, un’autorità nel campo della gelateria. Il maestro ha condiviso con loro la sua passione per questo mestiere e ha rivelato alcuni dei segreti che rendono i suoi gelati e granite così speciali. Gli alunni, entusiasti e curiosi, hanno posto domande approfondite e pertinenti, mostrando grande interesse e coinvolgimento.
La dimostrazione della Granita Siciliana
Uno dei momenti più attesi e apprezzati è stata la dimostrazione della preparazione della granita siciliana. Franco Patanè, con grande maestria e utilizzando il metodo antico, ha mostrato come si può realizzare una granita perfetta senza l’uso di macchine professionali. Gli alunni hanno osservato con attenzione ogni passaggio, apprendendo non solo le tecniche ma anche l’importanza della qualità degli ingredienti e della tradizione.
Una lezione di tradizione e innovazione
L’Intervista al Maestro gelatiere Franco Patanè è stata particolarmente formativa. Gli studenti hanno imparato il valore della dedizione, della passione e della ricerca della perfezione in ogni attività. Hanno visto come la tradizione può convivere con l’innovazione e come l’amore per il proprio lavoro possa essere trasmesso e condiviso.
Conclusioni
L’esperienza vissuta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Acireale è stata senza dubbio indimenticabile. Grazie alla disponibilità e alla generosità di Franco Patanè e alla guida di Seby Catalano, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di crescere non solo come futuri comunicatori, ma anche come individui consapevoli dell’importanza delle tradizioni e delle competenze artigianali.